Santa Messa nel trigesimo della morte del Vescovo emerito Mons. Raffaele Calabro

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Si terrà, mercoledì 6 settembre, p.v., nella Chiesa Cattedrale di Andria, alle ore 20:00, la celebrazione Eucaristica in suffragio del Vescovo emerito di Andria, Mons. Raffaele Calabro, deceduto lo scorso 4 agosto 2017.
Seguendo un’antica consuetudine, la comunità ecclesiale, dell’intera Diocesi di Andria, si raccoglierà in preghiera, per ricordarlo e pregare per lui.
La celebrazione Eucaristica sarà presieduta dal Vescovo diocesano S.E.R. Mons. Luigi Mansi
S.E.R. Mons. Raffaele Calabro è stato Vescovo della diocesi di Andria per 27 anni dal 29 gennaio 1989, giorno dell’inizio del suo ministero episcopale fino al 03/04/2017, giorno in cui inizia il ministero episcopale nella Diocesi di Andria S.E.R. Mons. Luigi Mansi.
Mons. Calabro nato a Minervino di Lecce il 10/07/1940; ordinato sacerdote il 15/03/1964; eletto Vescovo di Andria il 19/11/1988; consacrato vescovo il 06/01/1989.
Così ricordò, Mons. Calabro, l’Arcivescovo Cacucci il giorno delle esequie: “…Un pastore è chiamato ad esercitare il suo magistero sempre e continua ad accompagnare oltre la morte. L’esercizio del suo ministero episcopale ha espresso in modo efficace quello che Gesù richiama nella parabola del chicco di grano”. (Gv 12, 20-33)
Mons. Luigi Mansi ha ricordato, nel giorno delle esequie i gesti di carità del Vescovo scomparso: “…Il dato che più caratterizza la sua figura è la sua ricca cultura che gli permetteva di leggere i tempi con notevole profondità e lucidità. È bello ricordare le 42 ordinazioni presbiterali da lui presiedute negli oltre 27 anni di ministero episcopale e le sei parrocchie che ha istituito con la relativa costruzione di chiese, che oggi sono veri gioielli di cui la Chiesa diocesana è davvero orgogliosa…il suo grande impegno nel sostenere le iniziative volute dalla Caritas per realizzare gesti concreti di carità nel recente Anno giubilare della Misericordia e ancor prima costituire la Casa Accoglienza “Santa Maria Goretti”, per offrire accoglienza a tante situazioni di indigenza e di solitudine…la casa-famiglia “Madonna di Gadualape” per dare famiglia vera a chi non ha…”
“O Cristo, Buon Pastore. Il dono dell’episcopato è certamente il dono più grande che mi hai elargito, ma non l’unico. Tu mi hai mostrato l’immensità del Tuo amore, e quello inesauribile del Padre Celeste, perchè lo narrassi e lo facessi conoscere agli altri. Mi hai fatto comprendere che l’amore ricevuto deve diventare, di giorno in giorno, amore donato al Tuo popolo santo ed a tutti coloro, che Tu non ti stanchi di cercare e di rincorrere. Che il mio amore sia ad imitazione del Tuo, amore misericordioso, che sa attendere e non chiede nessuna retribuzione se non Te, come unica e somma ricompensa”. (Raffaele Calabro)

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