Precisazioni dell’Ufficio Ambiente del Comune di Canosa di Puglia in relazione a quanto pubblicato sugli organi di stampa in merito all’esposto del comitato cittadino #nodiscarica

Condividi su ...Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedInPin on PinterestEmail this to someone

In relazione a quanto pubblicato sugli organi di stampa in merito all’esposto presentato dal comitato cittadino #nodiscarica alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, l’Ufficio Ambiente del Comune di Canosa ritiene di dover precisare alcune inesattezze riguardanti il Piano di Caratterizzazione di Contrada Tufarelle. Nei resoconti pubblicati si legge che “Nel febbraio del 2012 il Comune di Canosa, avviando la procedura prevista per i siti potenzialmente contaminati, affidò ad una società di ingegneria la redazione della proposta del piano di caratterizzazione della falda sotterranea in contrada Tufarelle: lo studio confermò il superamento in più punti delle soglie critiche di contaminazione e fu approvato in Conferenza di Servizi il 20 settembre 2012.” A questo proposito occorre intanto sottolineare che il 20 settembre 2012 non si è mai svolta alcuna Conferenza di Servizi di validazione, né tantomeno è stato validato in quella data alcun superamento delle soglie critiche di contaminazione. Oltretutto come emerge dagli atti in possesso dell’Ufficio Ambiente del Comune di Canosa, i superamenti di soglie di contaminazione accertati dall’ARPA, furono il dato propedeutico e necessario all’avvio del Piano di Caratterizzazione di Tufarelle autorizzato/approvato con determina della Regione Puglia n° 96 del 2012, e le indagini hanno avuto inizio nel mese di febbraio 2014 a seguito di tutte le procedure necessarie all’espletamento del bando di gara per l’affidamento dell’incarico al soggetto attuatore. L’ARPA ha assistito ai primi campionamenti delle acque di falda il 27 giugno 2014, da ciò si deduce che alla data del 20 settembre 2012 alcun campionamento era stato effettuato e di conseguenza alcun risultato di campionamento era stato validato. I risultati dei campionamenti effettuati nell’ambito del piano di Caratterizzazione sono stati validati dal CNR – IRSA nel maggio 2015, mentre nell’agosto 2015 sono stati trasmessi agli enti coinvolti anche gli esiti finali della Caratterizzazione ambientale eseguita, così come previsto dalla determina regionale di approvazione del piano. Il 10 dicembre 2015 presso la Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia si è svolta la Conferenza di Servizi nel corso della quale la Regione ha chiesto all’Ufficio Ambiente di sistematizzare i risultati ottenuti attraverso tabelle riassuntive, da consegnare entro 10 giorni; in data 15/12/2015, quindi entro i termini assegnati, l’ufficio ha inviato la documentazione integrativa richiesta, restando in attesa del provvedimento regionale di approvazione dei risultati.  Le risorse utilizzate con il finanziamento venivano rendicontate alla Regione Puglia entro il termine perentorio assegnato del 31/12/2015. Contrariamente alle aspettative nel febbraio 2016 la Regione Puglia convocava un’ulteriore Conferenza di Servizi nella quale, ai fini della validazione delle analisi effettuate, veniva richiesto un approfondimento di campionamenti da porsi a completamento del piano di indagini già eseguito, con particolare riferimento al completamento della stessa Caratterizzazione. Tra febbraio 2016 e settembre 2017 segue una fitta corrispondenza tra l’Ufficio Ambiente del Comune e gli uffici dei vari enti coinvolti nel piano di caratterizzazione necessaria all’individuazione dei pozzi utili a completare l’indagine ambientale, al cui esito in data 12 settembre 2017 si è dato l’avvio all’esecuzione dei campionamenti integrativi richiesti ai fini della validazione dell’indagine. In questi giorni le risultanze degli esami di laboratorio stanno per essere inviate agli Enti coinvolti, onde addivenire alla validazione dell’intero processo di Caratterizzazione Ambientale condotto. Questa è la cronistoria temporale del Piano di Caratterizzazione di Contrada Tufarelle, appare dunque opportuno precisare che se ci fossero stati ritardi non sono attribuibili agli uffici comunali atteso che il procedimento si conclude con l’approvazione in un’unica soluzione da parte delle autorità coinvolte così come previsto dall’allegato 2 titolo V parte quarta del T.U.A. Inoltre i superamenti di soglia rilevati impediscono strumenti ordinatori come confermato dall’Arpa e dalla stessa Regione Puglia nel corso dell’audizione tenutasi in data 5 ottobre 2017 presso la Commissione Ambiente Regionale.

ufficio stampa
Sabino D’Aulisa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *