Il sindaco, Roberto Morra, sulla situazione complessiva dell’ospedale di Canosa

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“La riunione di venerdì tra il Presidente della Regione, Michele Emiliano ed i sindaci di Puglia, è servita ad illustrare nel dettaglio come verrà articolato il nuovo servizio di emergenza/urgenza nei comuni pugliesi. – ha spiegato il sindaco di Canosa, Roberto Morra – Per quel che riguarda Canosa, sappiamo tutti che l’attuale Punto di Primo Intervento, verrà sostituito dalla rete del 118. Il servizio sarà articolato su un punto fisso del 118 che sarà dotato di personale medico h24, dislocato nei locali dell’attuale pronto soccorso, e di due ambulanze, una medicalizzata e dunque tecnologicamente avanzata per far fronte ad ogni tipo di intervento, ed una dotata di personale infermieristico, queste ambulanze trasferiranno il malato presso la struttura ospedaliera più adeguata al trattamento della sintomatologia lamentata dal paziente. Ci è stato assicurato che fino a quando la rete del 118 non sarà in grado di espletare i propri compiti in maniera ottimale, la situazione rimarrà così com’è. Questo è un passaggio estremamente importante dove tutti siamo chiamati a vigilare, in quanto stiamo parlando di emergenza/urgenza ovvero di tutte quelle situazioni in cui un ritardo o un disservizio può compromettere la vita di un paziente. Il Presidente, inoltre, si è impegnato ad incontrare i cittadini e le associazioni su base territoriale per spiegare, provincia per provincia, come verrà riorganizzato il servizio.

Discorso a parte per ciò che attiene la riconversione dell’ex ospedale di Canosa. Com’è noto nell’ultimo piano di riordino del 2016, di fatto rimasto fino ad ora inattuato, l’edificio sarebbe dovuto divenire un Presidio Post Acuzie (PPA) ovvero un luogo dove a vario titolo avrebbero dovuto trovare spazio ricoveri per post acuti per oltre 100 posti letto. Per questa riconversione avevamo già interloquito con l’ASL Bt sin dalla fine del 2017. Tali incontri avevano portato questa Amministrazione e l’ASL alla volontà di sottoscrivere una convenzione fra gli Enti che consentisse un costante dialogo in merito all’offerta sanitaria e ai tempi di realizzazione del nuovo presidio. Sottoscrizione poi non avvenuta sia per via di alcune nostre richieste non accolte dall’ASL Bt sia per la notizia della riconversione del PPI in postazione 118, non prevista nella bozza della convenzione. A margine dell’incontro con i sindaci ho ribadito al presidente della regione ed al direttore dell’ASL Bt la necessità di allocare presso i locali, ormai vuoti, del nostro ex ospedale i nuovi reparti frutto del piano di riconversione, lamentando che dalla dismissione della vecchia struttura, avvenuta qualche anno fa ad oggi, nulla di nuovo, in termini di offerta sanitaria, è stato fatto per Canosa. Sia il presidente Emiliano che il direttore Generale della Asl Bat hanno auspicato il riavvio del tavolo di concertazione fra Enti anche al fine di definire le tempistiche per la realizzazione del nuovo presidio cittadino. Allo stesso tempo ho chiesto che venga dettagliatamente spiegata alla cittadinanza la nuova formulazione dei servizi sanitari al fine di poter dissipare i dubbi sulla efficacia del nuovo sistema e per poter accogliere le istanze provenienti dai cittadini in merito all’offerta sanitaria territoriale. Tali richieste sono state accolte favorevolmente dal governatore e dal dott. Delle Donne il quale mi ha chiesto di incontrarlo già nei prossimi giorni per definire le tempistiche della riconversione, prima di venire a Canosa a presentare il cronoprogramma ai cittadini. Sin dal mio insediamento – ha concluso il sindaco –  ho tenuto a cuore la questione salute attivandomi nei confronti dell’Asl e della Regione affinchè il livello di assistenza sanitaria ritorni ad essere concreto ed adeguato alle necessità della cittadinanza. Penso che la situazione odierna rappresenti il punto più basso che l’offera sanitaria regionale abbia mai espresso nella nostra città e per tale ragione non è tollerabile una ulteriore contrazione dei servizi che invece, nel breve periodo, dovranno necessariamente essere implementati.”

ufficio stampa
Sabino D’Aulisa

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