Il sindaco di Canosa, Roberto Morra, interviene sul trasferimento del Comando della Polizia Municipale

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“In riferimento a quanto dichiarato dalle segreterie sindacali territoriali, occorre fare chiarezza in merito ad accuse che non trovano alcun riscontro con la realtà. Innanzitutto lo scorso 7 dicembre 2017 presso la Sala Consiliare, di Palazzo di Città si è svolto un incontro tra il Sindaco, il vice sindaco, il Dirigente ad interim del settore Polizia Municipale, il Dirigente del settore Lavori Pubblici, il Vicecomandante della Polizia Municipale e i RLS e le Organizzazioni Sindacali.

Durante l’incontro sono state sviscerate tutte le perplessità in ordine al trasferimento del Comando della Polizia Municipale presso i locali del soppresso Tribunale, e in conclusione i Sindacati presenti ribadivano che non vi sono motivi ostativi all’eventuale trasferimento del Comando di purché i nuovi locali possedessero i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

All’esito di quell’incontro il settore Lavori Pubblici provvedeva a realizzare gli interventi prioritari di adeguamento ex D. Lgs. 81/08 indicati, ad adeguare alla normativa vigente un vano attrezzato per il deposito armi e a riparare e adeguare il tronco fognante danneggiato segnalati durante la riunione.

Il successivo 30 gennaio 2018, sempre presso la Sala Consiliare, si è svolto un altro incontro con i componenti delle RSU ed i segretari dei sindacati territoriali convocato dal Segretario Generale durante il quale il Dirigente del Settore Lavori Pubblici riferiva sui lavori eseguiti e consegnava ai presenti la relazione sulla nuova allocazione degli uffici stilata dal rappresentante della sicurezza. Anche in questo incontro si ribadiva che gli operatori non sono contrari al trasferimento purché ci siano tutti i requisiti a norma di legge e che vengano certificati.

A febbraio 2018 è stato emesso il DVR relativo all’immobile di via De Gasperi sede del Giudice di Pace e del nuovo Comando di P. M., in seguito è stato verificato il funzionamento della connettività necessaria agli uffici.

Infine, su richiesta del RLS del Comune di Canosa, l’11 giugno scorso il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPESAL) dell’ASL BAT compiva un’ispezione nei locali dell’ex Pretura che si concludeva con la richiesta non prescrittiva della riparazione delle tapparelle e della verifica del microclima e dell’illuminamento. All’esito di tale ispezione il settore Lavori Pubblici dava avvio alla manutenzione di tutti gli avvolgibili presenti nell’immobile; al monitoraggio strumentale degli ambienti posti al piano terra dell’immobile misurando i dati relativi all’illuminamento ed al microclima, propedeutici all’aggiornamento del DVR; al trasferimento, previa verifica di funzionamento, dei climatizzatori dagli uffici del vecchio comando ai nuovi e all’integrazione con altrettanti nuovi per coprire il fabbisogno necessario.

Questo è quanto scaturito da un costante confronto tra l’Amministrazione Comunale e le organizzazioni sindacali in merito all’adeguatezza dei locali del nuovo Comando. E’ evidente come ad ogni richiesta sia stato dato riscontro e per questo non comprendiamo affatto le affermazioni al limite dell’ingiurioso rivolte dalle segreterie sindacali territoriali Cgil-Fp, Cisl, Uil-Fpl, Csa, Dicaap-Sulpm e Fsi-Usae. Resta per noi incomprensibile la ricerca di qualsivoglia giustificazione per opporsi ad un trasferimento che porta la Polizia Municipale in locali sicuramente più moderni e confortevoli rispetto all’ex carcere, infatti, nei verbali degli incontri svolti, le rappresentanze sindacali hanno sempre sottolineato che non vi sono motivi ostativi all’eventuale trasferimento del Comando di P. M. purché i nuovi locali possedessero i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.

Oggi scopriamo che “Tale scelta – si legge nel comunicato delle OO. SS. – non trova giustificazione né su un piano economico, in quanto l’immobile di viale Primo Maggio è di proprietà comunale, né su un piano logistico per i disagi soprattutto a carico dei cittadini per la dislocazione degli uffici in una parte del territorio già congestionato, oltre che per la inopportuna promiscuità con gli uffici giudiziari.” Orbene le valutazioni economiche sono già state abbondantemente espresse in quanto in previsione del trasferimento sono stati spesi soldi della collettività sin da quando la passata Amministrazione ha deciso il trasloco. Per quanto riguarda il presunto disagio dei cittadini è esattamente l’opposto in quanto chi raggiunge il centro cittadino per altre incombenze trova anche gli uffici della P. M., piuttosto che essere costretto a raggiungerli necessariamente in auto. Non si comprendono, dunque, quali siano le reali motivazioni per le quali alcuni vigili urbani si oppongono al trasloco. Chi oggi contrasta questa nuova collocazione lo fa in maniera tardiva, in assenza di motivazioni plausibili, senza rispetto dei lavori e sopratutto della cittadinanza.”

ufficio stampa
Sabino D’Aulisa

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