Dehors, il consigliere Massimo Lovino replica al consigliere Princigalli

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Ormai non ci meravigliamo più! A Canosa chi svolge l’incarico di Consigliere Comunale di OPPOSIZIONE si limita a lanciare SPOT DENIGRATORI al solo scopo di attrarre un minimo di attenzione mediatica su se stessi per evitare di cadere nel dimenticatoio. Abbiamo appreso a mezzo stampa del malumore del Consigliere Princigalli nei confronti di questa amministrazione in quanto a suo dire un’attività commerciale non avrebbe avuto l’autorizzazione per il dehor a causa del ritardato parere della Soprintendenza. Suggeriamo al consigliere Princigalli chiedere un accesso agli atti, in quanto prima di affermare alcune cose dovrebbe documentarsi perché per il ruolo che riveste rischia di fare brutte figure come in questo caso. All’attività in questione è stata rilasciata l’autorizzazione lo scorso 11 maggio prot. 18066, ma la stessa non è MAI stata RITIRATA dall’esercente. Inoltre l’area interessata dal dehor ricade su edificio sottoposto a vincolo diretto con declaratoria. L’art. 3 comma 4 del vecchio Regolamento stabilisce che “non è consentito effettuare occupazione di suolo pubblico antistante o a diretto contatto a edifici o monumenti sottoposti a vincolo architettonico o ambientale”. Pertanto l’autorizzazione nella fase transitoria, essendoci un vincolo diretto, ha seguito il parere della soprintendenza del 2 maggio 2018 che definisce autorizzabili solo dehor con allestimenti minimali ovvero ombrelloni, tavoli e sedie.

Dunque l’attività è stata autorizzata a MAGGIO a collocare il dehor così come prescritto. Nel momento in cui il titolare volesse collocare altri accessori ad esempio una pedana è necessario richiedere il parere alla Soprintendenza. Sempre l’esercizio in questione un paio di anni fà, Amministrazione La Salvia, aveva collocato un palo pubblicitario luminoso come insegna: Consigliere Princigalli può chiedere al titolare perché gli fu fatto rimuovere? Forse perché c’era un vincolo diretto sull’immobile? Consigliere Princigalli premesso che questa amministrazione ritiene TUTTE le ATTIVITÀ CANOSINE ECCELLENTI, e non solo alcune. Ci teniamo anche ad aggiungere che dell’attività, per la quale lei oggi svolge la figura di avvocato difensore, in tempi non sospetti e quando non eravamo amministratori ce ne siamo occupati per trovare soluzioni utili a seri problemi verificatisi, ma siamo consapevoli che oggi la memoria di moda è quella del pesciolino rosso. In merito alla capacità amministrativa non siamo presuntuosi nel dire che siamo impeccabili, ma vedendo i suoi cambi repentini di direzione e di casacca in tutti i sensi siamo certi che ai nostri concittadini la scelta ricaduta su di noi è stata AZZECCATISSIMA!

Ancor di più ci stupisce la sua invettiva in quanto proviene da un ex vice presidente della Fondazione Archeologica Canosina e quindi quando afferma “se abbia un senso massacrare e mettere in ginocchio una delle poche attività eccellenti, una famiglia ed i suoi dipendenti opponendo una presunta tutela di beni culturali in un città desertificata nella quale siti archeologici versano ignorati in stato di abbandono e degrado”, ci impone di chiederci quali attività abbia esercitato negli anni la FAC sul patrimonio archeologico affidatole per prevenire lo stato di abbandono e degrado che lei Consigliere Comunale ed ex vice presidente della Fondazione denuncia. Ma di questo ne parleremo nelle sedi opportune con le figure titolate a dare risposte!

Massimo Lovino consigliere comunale M5S Canosa

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