Le Giornate del Patrimonio 2018 a Canosa di Puglia: trekking, passeggiate, aperture straordinarie

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In occasione delle Giornate del Patrimonio 2108, il 22 e il 23 settembre 2018, Canosa di Puglia prosegue con le sue accattivanti iniziative. Quattro appuntamenti alla scoperta delle preziosità archeologiche canosine. La rassegna “Le Notti dell’archeologia 2018” organizzata dalla Fondazione Archeologica Canosina, dalla Tango Renato-servizi per l’archeologia e il turismo e patrocinata dal Comune di Canosa di Puglia, giunge al termine dopo l’entusiasmante partecipazione di turisti provenienti da tutta la Puglia e di vacanzieri in soggiorno nel tacco d’Italia.

I tour che permetteranno di ammirare le vestigia dell’antico capoluogo pugliese saranno:

  1. “Archeotrekking”-22 settembre, alle ore 17.00, incontro presso Parco archeologico di San Leucio. Partendo dal Parco Archeologico di San Leucio si proseguirà attraverso sentieri bucolici verso la Necropoli di Pietra Caduta (V e IV secolo a.C) caratterizzata da tombe a monocamera, successivamente si visiterà l’Ipogeo Varrese(III sec.a.C.), il Tempio di Giove(II sec.d.C.) e il Museo archeologico Nazionale con le sue nuove esposizioni.
  2. “Canosa, indietro nel tempo”-22 settembre, alle ore 19.15, incontro presso Museo archeologico Nazionale.Partecipando all’itinerario di sabato si potranno ammirare le millenarie vestigia, portando con sé un ricordo indelebile delle antiche bellezze della “piccola Roma”, cominciando con il Mausoleo di Boemondod’Altavilla, simbolo dell’età normanno-sveva (XI sec. d.C.-XII sec. d.C.) ed eterna dimora del principe Boemondo d’Altavilla, eroe della I Crociata e zio di Federico II.
    Successivamente si ripercorreranno le orme del Santo vescovo Sabino con il periodo paleocristiano (VI sec. d.C. ). Egli fondò numerosi edifici religiosi nell’ambito del comprensorio ofantino tra cui il Parco Archeologico di San Giovanni(VI sec. d.C.), parte integrante di un complesso di edifici cristiani comprendete la Basilica del Salvatore (VII – VIII sec. d.C.) e la Basilica di S. Maria (IV – VI sec d.C.).Con l’epoca romana alto imperiale (I sec. a.C.- III sec. d.C), si osserveranno monumenti testimoni di un periodo florido per i cittadini canosini, come la domus romana di Colle Montescupolo, tipico esempio di residenza dell’età augustea articolata secondo lo schema italico ad atrio, dove, sono esposti tipici abiti dell’età romana, realizzati dalla Prof.ssa Elena Di Ruvo.Infine, il periodo daunio-ellenistico (IV –III sec.a.C), epoca dei principes dauni e delle loro tombe a camera, tra le quali sarà oggetto di visita il caratteristico Ipogeo Scocchera B, nel quale fu rinvenuta una serie di vasi a figure rosse, una corazza anatomica in bronzo e un elmo celtico, probabile trofeo di guerra.
  3. “La via Traiana” 23 settembre, ore 00( incontro presso il Parco archeologico di San Giovanni), che fa rivivere la magnifica età romana e paleocristiana. Infatti, per tutto il periodo imperiale, Canosa fu grande non per le sue imprese militari, ma grazie alla sua civiltà e alla sua attività artigianale, che portò ricchezza e benessere ai suoi cittadini e a quelli della vicina Barulum, attivissimo porto canosino. Innanzitutto Canosa era un’importante stazione della via Traiana(proveniente da Aece ed Herdonia, dopo l’attraversamento dell’Ofanto, proseguiva per Rubi,Butuntum e Barium).
    I siti che interesseranno il percorso sono:
    Il ponte romano sull’Ofanto(I-II sec.d.C.), costruito dall’imperatore Traiano nel 114 d.C., ed attraversato dalla via Traiana, asse strategico di collegamento tra Roma e l’Oriente. È costituito da quattro grossi piloni a forma di punta di lancia e cinque arcate di diverse dimensioni. Dell’originale costruzione restano soltanto i pilastri, l’imposta delle arcate e la platea di fondazione, ma i diversi restauri subiti, specie dal periodo aragonese, ne hanno in parte alterato la struttura.
    Mausoleo Bagnoli(II sec.d.C.), monumento sepolcrale datato al II secolo d.C.. Edificio a due piani intercomunicanti per mezzo di una piccola scala in mattoni che per la pregevolissima manifattura e architettura si può affermare che doveva contenere le spoglie di una famiglia patrizia canosina che si ispirò alla tipologia delle tombe romane.
    Arco di Traiano(II sec.d.C.),monumento onorario posto a circa un chilometro dall’abitato moderno. La Via Traiana entrava in città passando probabilmente al di sotto dell’arco, che costituiva così l’ingresso monumentale alla città e un elemento divisorio tra la città dei vivi e quella dei morti. E’ ad un solo fornice, rivestito da una cortina in opus lateritium molto rimaneggiata.
    Parco Archeologico di San Giovanni (VI sec.d.C.) particolarmente interessante in quanto testimone di una importante fase storica di Canosa: qui, più che altrove, è evidente lo straordinario progetto architettonico e urbanistico messo in opera dal vescovo Sabino nel VI secolo, in un’area ubicata presso il tracciato della Via Traiana e già interessata da edilizia residenziale di ètà romana. Qui il vescovo innalzò l’imponente edificio dedicato al Battista e sottopose ad una importante ristrutturazione la Basilica del IV sec. d.C. attribuita al culto della Vergine..
  4. “Canosa, indietro nel tempo” sarà replicata il 23 settembre, alle ore 18.45 in occasione dell’iniziativa #savefaragola

Inoltre, il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia sarà aperto sabato 22 dalle 9.00 alle 23.00 e domenica dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Per ulteriori informazioni e per la prenotazione obbligatoria, si rimanda all’utenza 333 8856300 ed alla pagina Facebook della Fondazione Archeologica Canosina. A fine percorso sarà possibile degustare le tipicità canosine presso i ristoranti aderenti all’iniziativa.

Ilenia Pontino

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