4 Novembre, Emiliano: “Questa non è una festa del passato, ma del futuro, per rafforzare il cammino della democrazia”

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“Oggi stiamo celebrando la vittoria della Grande Guerra: se avessimo saputo mantenere un risultato politico sanguinosamente ottenuto con l’ultima guerra risorgimentale anche successivamente, non avremmo patito l’ignominia del fascismo e non avremmo patito la sconfitta nella Seconda guerra mondiale. Quindi la grande guerra rimane l’unica cosa alla quale attaccarsi in questo momento per riprendere il cammino con le grandi nazioni civili del mondo e rafforzare la nostra democrazia. Quindi il 4 novembre non è una festa del passato è una festa per il futuro.

La Puglia è un Sud che tira l’Italia, non è solo un sud che si fa tirare. E questo evidentemente va compreso da parte di tutti i politici del Nord che ovviamente fanno sempre più o meno il bello e il cattivo tempo. Devono imparare i politici del Sud a non prostrarsi, a mantenere dritta la schiena e a cercare attraverso il dialogo collaborativo, secondo le regole della Costituzione, a far rispettare il Sud per i grandi valori che il Sud esprime, ovviamente correggendo i nostri difetti che come in tutta Italia sono anche parte del nostro problema”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a margine della cerimonia al Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari in occasione della Giornata dell’unità nazionale e delle Forze armate, alla presenza della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del sindaco di Bari Antonio Decaro e  delle massime autorità civili, militari e religiose del territorio.

Dopo la cerimonia al Sacrario, la  delegazione istituzionale ha visitato Bari Vecchia, la Cattedrale, la Basilica di San Nicola e il teatro Petruzzelli.

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