Il sindaco, Roberto Morra, sui fondi stanziati dal Ministero degli Interni per i rifugiati

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Il sindaco di Canosa, Roberto Morra, interviene sulla questione sollevata dalla consigliera Petroni in merito alla destinazione dei fondi stanziati dal Ministero degli Interni per i rifugiati.

“La consigliera comunale Maria Angela Petroni ci chiede conto di come siano stati utilizzati i 95.000 euro che il Ministero dell’Interno ha stanziato in favore del Comune di Canosa per l’annualità 2018 quale bonus per i rifugiati. Occorre sottolineare – precisa il sindaco – che la richiesta della consigliera è stata protocollata il 7 marzo e l’8 marzo le è stata comunicata la disponibilità della documentazione in merito, poi ritirata ieri lunedì 11 marzo. Inoltre della questione se ne è già occupato il Consiglio Comunale, nella seduta dello scorso 30 novembre, quando si ratificava la variazione di bilancio 2018 – 2020 approvata con deliberazione di Giunta Comunale. Già in quella sede i consiglieri comunali furono resi partecipi delle scelte adottate in merito dall’Amministrazione. In ogni caso alla consigliera Petroni è stato celermente comunicato che la somma in questione non ha una destinazione vincolata ed è stata utilizzata per la spesa sociale nel cofinanziamento dovuto dal nostro Comune al Piano Sociale di Zona che eroga servizi destinati alle categorie svantaggiate. Come noto il nostro Comune quale capofila e più popoloso tra quelli costituenti l’Ambito ha il numero di utenti più alto tra quelli che usufruiscono di prestazioni a carattere sociale. Di certo la consigliera Petroni prima stigmatizza la presenza di migranti nel nostro territorio con interrogazioni ed ordini del giorno, poi chiede conto delle somme pervenute al Comune in virtù della presenza degli stessi migranti.

Peccato – sottolinea il sindaco Morra – che tanta solerzia la consigliera Petroni non l’abbia dimostrata nella scorsa consiliatura, in merito all’accertamento, liquidazione e riscossione dei tributi minori nonché al servizio di riscossione coattiva di tutte le entrate tributarie affidate ad Aipa e Mazal, poi finite in amministrazione straordinaria, ed infine ad Adriatica. Da verifiche effettuate da questa amministrazione i concessionari che si sono succeduti in questi anni non avrebbero adempiuto alle attività di riscossione coattiva previste dai contratti in essere con il Comune di Canosa e dalla normativa vigente causando un probabile danno erariale per un importo stimato in un milione settecentomila euro circa. Per tali motivi – conclude il sindaco di Canosa – abbiamo ritenuto presentare un esposto alla Corte dei Conti, sezione della Puglia, affinché venga aperto un procedimento istruttorio su quanto da noi denunciato.”

Sabino D’Aulisa |Ufficio Stampa Comune di Canosa di Puglia

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