Canosa, fino all’ultimo respiro: Jose David manda la Playled in paradiso

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Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Nel big match di giornata, la Playled Canosa vince con due gol negli ultimi 55”contro il Molfetta e lo stacca in classifica, raggiungendo quota 13 punti al secondo posto in solitaria, dietro allo Chaminade. Prestazione tutta cuore e grinta per i padroni di casa, che, sotto di due reti, hanno ribaltato la contesa negli ultimi minuti, spezzando la resistenza di Lopopolo e compagni.
D’Ambrosio recupera in extremis il suo capitano Jose David, che parte però dalla panchina: il suo apporto sarà fondamentale; il quintetto titolare è composto da Diviccaro, Urio, Velasco, Rago e Patruno. Le squadre si affrontano a viso aperto, mostrando le proprie intenzioni bellicose; la prima grande occasione è per gli ospiti, che approfittano di un’incertezza di Diviccaro: Urio usa il teletrasporto e si materializza sulla linea deviando in angolo. Dall’altro lato, Velasco fa ammattire la difesa e calcia superando Lopopolo, ma il palo salva gli ospiti, prima che il portiere lo faccia su Rago, pochi istanti dopo. Al 7’ il Canosa passa: Jose David salta due uomini sulla sinistra, ribalta il lato e si inserisce, Ferrante lo premia e il numero 10 da fuori non perdona. Reazione veemente degli ospiti, con Diviccaro che chiude la porta a Pedone, Divincenzo e Murolo, che subito dopo centra in palo con un siluro da fuori. Risponde il Canosa, con Urio che calcia dopo uno schema su calcio di punizione ma trova Murolo sulla linea; sesto fallo dei biancorossi ma Frontino non ne approfitta mettendo fuori. Poco dopo Patruno è sfortunato, centrando la traversa da pochi passi, ma si farà perdonare: prima Jose David segna il 2-0 su tiro libero, poi il numero 9 scaglia una cannonata sotto la traversa dal limite dell’area, l’ex di giornata non può davvero nulla. Divincenzo accorcia e Jose David su tiro libero centra il montante alla destra di Lopopolo. La prima frazione si chiude sul 3-1.
Nel secondo tempo, come facilmente ipotizzabile, gli ospiti rientrano più agguerriti, e, dopo alcuni tentativi, battono Diviccaro con la punizione di Dibenedetto, bravo e fortunato a trovare il pertugio tra Ferrante e il palo; poi è la traversa a dire di no al siluro da metà campo di Pedone. Nel momento più difficile, ancora Jose David si carica sulle spalle la squadra e con un gran sinistro da fuori ristabilisce il doppio vantaggio, piegando le mani a Lopopolo. Lo stesso portiere cerca la percussione ma viene fermato, ci prova ancora il capitano rossoblu da casa sua ma trova l’opposizione di Pedone sulla linea. Come spesso accaduto in questa stagione, il Molfetta nella ripresa prende le redini della partita e segna ancora con Divincenzo. Salgono però anche i giri di un generosissimo Ferrante, che recupera palla e fa tutto da solo: il suo tiro in caduta dà un bacio al palo e si insacca. Diviccaro bene su Divincenzo, che però non perdona poco dopo con il tacco, mentre Murolo pareggia i conti da lontano. Jose David su punizione centra il palo, mentre Rago trova Lopopolo sulla sua strada. Ingenuo poi il portiere di casa, che concede un rigore evitabile agli ospiti: non fallisce Dibenedetto. Sembra di rivivere il match di Coppa Italia, con il Canosa che sul più bello si è visto scivolare dalle mani il risultato. In quell’occasione mancava un uomo che però si sta per rivelare decisivo: è il fin lì opaco Rago a finalizzare una strepitosa discesa di Jose David sulla sinistra. Ancora il Molfetta torna in vantaggio con Murolo che spinge dentro l’assist di Divincenzo, che poi si mette in proprio e fa 8-6.
Sembra finita, uno-due micidiale degli ospiti. Sembra però, perché la Playled rimane aggrappata con le unghie e con i denti alla partita. D’Ambrosio si gioca la disperata carta del quinto di movimento e, dopo un altro palo di Jose David, la riapre con Rago al 18′ su invito di Patruno, in un copia e incolla del sesto gol. La rete del pareggio parla spagnolo quando, pochi istanti dopo, è il capitano con un tracciante fantascientifico a servire all’argentino una palla che chiede solo di esser messa dentro, e il numero 8 non può esimersi dall’accontentarla: esplodono i tifosi, che dopo lo spavento tornano a crederci e fanno bene, poiché dopo 40” Mazzone controlla con un braccio una palla alta. Tiro libero, con la palla pesante quanto un blocco di granito; non per lui, non per Jose David, il grande assente di Giovinazzo recuperato pochi istanti prima del fischio di inizio e con l’intenzione di spaccare il mondo, che da numero 10, da capitano, la scaglia nell’angolino, facendo venir giù tutto il Palazzetto e chiudendo a doppia mandata una partita al limite tra la realtà e l’epica, con i sostenitori in delirio e i 3 punti in cassaforte: è finita, 9-8!
È dolce il finale, dopo una battaglia di 40 minuti, in cui le squadre non si sono risparmiate, hanno lottato su ogni pallone. Prevale la Playled Canosa, sostenuta da un pubblico commovente, che ha cantato e incitato fino allo scadere e che non meritava la sconfitta, che torna a casa con un po’ meno voce ma col volto sorridente, dopo aver assistito ad una delle più belle partite che il Futsal canosino ricordi. Spicca tra tutti gli eroi in maglia gialla la figura del capitano, Jose David, che come Alessandro Magno si erge a condottiero di un esercito che lo segue nei momenti più bui della contesa, fino a raggiungere una strepitosa vittoria. Alla prossima giornata, i rossoblu osserveranno un turno di riposo, guardando con attenzione al match tra Chaminade (vincente sul Giovinazzo) e Molfetta. Con nuove certezze e una grande consapevolezza: il Canosa c’è, e continuerà ad esserci, fino all’ultimo secondo, per regalare, ancora, emozioni come questa.

Ufficio stampa – Emanuele Palumbo



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