Bando per l’affidamento in concessione dei terreni di proprietà comunale lungo il Tratturo Regio nel tratto tra il Mausoleo Bagnoli e il Ponte Romano sull’Ofanto

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È stato avviato il procedimento per la pubblicazione del bando “Affidamento in concessione dei terreni di proprietà comunale lungo il Tratturo Regio nel tratto tra il Mausoleo Bagnoli e il Ponte Romano sull’Ofanto” all’albo pretorio del Comune di Canosa di Puglia.
Si intende così affidare, con il criterio dell’ offerta economicamente più vantaggiosa, la concessione in uso dei fondi rustici ricadenti sul Tratturo Regio nel tratto a partire dal Ponte Romano sull’Ofanto e per finire al Mausoleo Bagnoli, con l’esecuzione di tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e le provviste occorrenti per la coltivazione e conservazione dei fondi rustici, nonché per l’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria delle aree verdi comunali, dei viali pedonali e della pista ciclabile di collegamento del mausoleo con il ponte.
La gestione dei beni sarà affidata a organizzazioni di volontariato ed associazioni di promozione sociale (Legge 7/12/2000 n. 383), a imprese sociali introdotte dal D. lgs. 155/2006, a comunità ed enti operanti nel sociale, associazioni di volontariato ovvero a cooperative sociali. I beni oggetto del bando saranno concessi a titolo oneroso per 5 anni nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, a seguito di stipula di una apposita convenzione.

“Si mette così in atto – ha dichiarato il sindaco Ernesto La Salvia – un importante programma di valorizzazione e tutela del nostro territorio con particolare attenzione alle sedi tratturali, del verde pubblico e dei percorsi per la mobilità cosiddetta “dolce”, in sinergia con la concessione d’uso e di coltivazione dei fondi agricoli. Uno strumento per siglare un patto tra pubblico e privato-sociale, tra agricoltura e promozione di valori paesaggistici e culturali”.

“Cercare soluzioni al problema del lavoro rispettando le competenze e le Leggi – tiene inoltre a precisare La Salvia -, significa stravolgere l’opinione di taluni secondo la quale “se il sindaco vuole può”, che conferma una visione camorristico-massonica della gestione della più preziosa delle merci di scambio: il lavoro, appunto. L’Amministrazione La Salvia ha impiegato circa 4 anni per completare il percorso che è partito dal riappropriarsi dell’edificio e del terreno in questione: il primo oramai distrutto dal degrado è stato recuperato e affidato alla Polizia forestale, oggi inglobata dai Carabinieri. Il terreno, superate una serie di difficoltà su chi poteva fare il bando (Provincia prima, Regione poi), è stato finalmente partorito da EmPulia, diventando una realtà per coloro che vorranno parteciparvi. Si dice che da 1 ettaro di orto vivano 2 famiglie. Se questo è vero ci auguriamo che un congruo numero di giovani possa trovare uno sfogo occupazionale legale e trasparente, ma senza baciare le mani a nessuno. Partecipate al bando!”.

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