Ospedale di Canosa – Il potenziamento dei servizi e la fuffa del sindaco Morra

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Già a leggere il titolo delle dichiarazioni del sindaco Morra “L’Amministrazione Comunale ha avviato un percorso per potenziare i servizi”, ci sarebbe da ridere se il tema non fosse serio, serissimo: ospedale ed assistenza sanitaria.

Si parla di superare il Piano di Riordino Ospedaliero, di servizi già esistenti e servizi da implementare e via dicendo, dimenticando che è tutto già scritto.

Sono anni che tutta la città di Canosa ha battagliato prima per ridurre le penalizzazioni e poi per recuperare il più possibile servizi ed attività ambulatoriali che riducessero il disagio dei pazienti, a partire da quelli appartenenti alle fasce più deboli, gli anziani.

Due anni fa, così scriveva al Presidente Emiliano, tra altre cose, il nostro Consigliere regionale Francesco Ventola, avanzando proposte operative:

“Nelle more del realizzando ospedale nuovo in territorio di Andria, che rappresenta una priorità insindacabile, garantire i Livelli Essenziali Assistenziali, incrementando il numero dei posti letto, riequilibrando una situazione insostenibile ed anche incomprensibile (1,7 posti letto per mille abitanti, a fronte di 3,7 pl, quanti ne prevede la normativa nazionale) ed ottimizzando l’uso degli spazi all’interno dei plessi ospedalieri pubblici esistenti.

Per quanto riguarda il nosocomio di Canosa di P., si rende necessario ed indispensabile confermare quanto previsto dal piano di riordino vigente, anzi se ne richiede la concreta attuazione, attivando e, in alcuni casi, potenziando i nuovi reparti-servizi:

Centro Risvegli con n. 45 pl; Lungodegenza con n. 12 pl; Riabilitazione Cardiologia e Pneumologica con n. 10 pl; Riabilitazione Funzionale con n. 10 pl; Ortogeriatria con n. 3 pl tecnici; la casa del parto; soprattutto, il pronto soccorso h24 (visto anche la recentissima e nuovissima location); potenziamento delle attività in Day Surgery e Day Service multidisciplinari, così da utilizzare il blocco operatorio al pieno delle sue possibilità, riducendo le “interminabili” liste di attesa e, di fatto, consentendo alle sale operatorie di Andria, Barletta e Bisceglie di essere utilizzate per interventi urgenti e programmati che necessitano di ricovero; potenziamento degli ambulatori specialistici territoriali.

In sintesi, concretizzare un orientamento sempre più prossimo alla cosiddetta “medicina territoriale”, tanto auspicata ma, ad oggi, poco perseguita, garantendo i servizi di assistenza di pronto soccorso!

A fronte di eventuali limiti invalicabili di spesa del personale, si potrebbero esternalizzare una serie di servizi (specie quelli riferiti alla medicina territoriale ed ai posti letto non per acuti). Potrebbe essere una possibilità legittima che consentirebbe di migliorare i LEA, ridurre i tempi di attesa e, quindi, anche il numero di pazienti che si rivolgono fuori Asl e Regione (mobilità passiva che tanto incide negativamente sul bilancio sanitario della Regione Puglia)”.

La Regione Puglia, unica responsabile – con il suo governo di centrosinistra guidato prima da Nichi Vendola e ora da Michele Emiliano -, con tutto il suo apparato operativo, direttori generali compreso, ha testardamente proseguito abbandonando il nostro territorio, fregandosene del mancato rispetto dei Livelli Essenziali di Asistenza e cambiando la vocazione del nostro ospedale in struttura di lungodegenza e riabilitazione con il “cioccolatino” del

Centro Risvegli che, stando al calendario dell’allora Assessore Gentile, sarebbe dovuto essere operativo già da un pezzo.

Forse il sindaco Morra era altrove quando tutti, compreso la sua base elettorale, abbiamo manifestato contro quel Piano della Regione Puglia prima e l’immobilismo della ASL dopo.

E il sindaco che fa? Va in conferenza dei Sindaci e vota favorevolmente sull’operato svolto dal direttore generale della ASL Bat.

Nell’unico ruolo/competenza che il sindaco ha nei confronti del tema sanità – altro che la fuffa di …avviare un percorso per il potenziamento…., come se dipendesse dal Comune – piuttosto che recriminare per il mancato avvio almeno di quanto previsto nello sciagurato Piano di Riordino Ospedaliero, quasi plaude su quanto sin qui fatto e promuove quanto invece è stato già scritto.

Se già l’inesperienza è troppa, l’ignoranza in materia, condita da presunzione, sono inqualificabili.

Mariangela Petroni, Capo Gruppo Consiliare “Noi con l’Italia”, Canosa

1 Comment

  1. Savino DI PALO ha detto:

    AVETE PIENAMENTE RAGIONE SU QUELLO CHE AVETE SCRITTO IL VOSTRO GOVERNATORE PARLAVA BENE MA RUZZOLAVA MALE NEMMENO IL TERZO MONDO E COSÌ CON LA SANITÀ A CANOSA IO SPERO CHE RIUSCITE PRESTO A METTERE LE COSE A POSTO AUGURÌ

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