Il candidato sindaco Pellegrino: “Non fidatevi degli affaristi della politica, l’unico candidato veramente libero sono io”

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“Non fidatevi dei prestigiatori della politica. Non fidatevi di chi oggi, solo in campagna elettorale, parla di legalità e sicurezza mentre ha tenuto un corpo di polizia municipale allo sbando, senza comandante, per dieci anni. Non fidatevi di chi ha illuso la gente con il progetto del Villaggio San Giorgio, prosciugando per anni le tasche dei proprietari dei terreni, e solo oggi, in campagna elettorale, si ricorda che bisogna fare qualcosa per risolvere la situazione. Non fidatevi di chi oggi, in campagna elettorale, si lamenta del fatto che la raccolta dei rifiuti avviene nelle ore diurne ma è proprio lui che, quando ha firmato il contratto di appalto, non ha inserito una clausola che prevedesse la raccolta nelle ore notturne. Parlo del vero leader del centrodestra, che non è il candidato sindaco ma colui che tirerà le fila da dietro se il candidato dovesse arrivare a Palazzo di Città”. Così è intervenuto il candidato sindaco Mimmo Pellegrino durante il comizio che si è tenuto lo scorso 27 maggio in piazza Vittorio Veneto a Canosa.
“Parlo di colui – ha continuato Pellegrino – che sostiene che non serve parlare della questione discarica in campagna elettorale, perché tanto è un argomento chiuso: è la stessa persona che abbandonò l’aula consiliare, il 14 maggio 2013, quando si votava la delibera per scongiurare definitivamente qualsiasi ipotesi di ampliamento della discarica in contrada Tufarelle. È la stessa persona che nel 2007, da sindaco, fece una transazione con la Bleu, che doveva al Comune 900 mila euro, accontentandosi di 250 mila euro: un risparmio per l’azienda di 650 mila euro a spese dei cittadini. Già allora si poteva procedere alla chiusura della discarica per inadempimento contrattuale, e invece abbiamo graziato la Bleu, che intanto, pur sapendo che in contrada Tufarelle non si possono realizzare né nuovi impianti né ampliamenti, continua a comprare cave nelle zone adiacenti, e una di queste l’ha comprata proprio dal candidato sindaco del centrodestra.”
“Sono all’opposizione dell’amministrazione La Salvia dal gennaio del 2015, e sono l’unico ad aver fatto opposizione vera e ad aver combattuto il consociativismo. Non mi vergogno di dire che inizialmente ho creduto nel progetto di La Salvia, ma mi sono tirato indietro quando ho capito che si stavano tradendo i cittadini, che il programma, per il sindaco, era diventato carta straccia. Chi non ha mai cambiato idea? Chi non si è mai ricreduto su un amico, su un fatto? Cambiare idea è indice di coraggio e ha significato, per me, continuare a essere coerente con la mia visione della città e della legalità, continuare a essere leale nei confronti dei cittadini. Non mi interessa stare seduto sulla poltrona a non fare niente: io sono per il fare, non per il raccontare chiacchiere, e lo dimostra tutto ciò che ho fatto in questi anni per Canosa”.
Poi un’avvertenza per i candidati del centrodestra : “Sempre il leader, nell’ultima intervista rilasciata, ha dichiarato che non può fare il consigliere comunale chi non lo ha mai fatto prima o non è stato presidente di un’associazione: ma che significa? Che secondo lui, dei 216 candidati, devono governare i soliti che hanno sempre governato accanto a lui? E che quindi tutti gli altri sono soltanto portatori di acqua a loro beneficio?”
Al comizio hanno preso parte anche due esperti in materia ambientale: Carlo Casamassima, medico gastroenterologo e studioso degli effetti dell’inquinamento sulla salute, e Michele Di Lorenzo, avvocato e presidente del Forum Ambientalista. Casamassima ha parlato della comprovata correlazione tra l’inquinamento ambientale derivante dalla presenza di discariche e la maggiore incidenza, registrata nel territorio della provincia BAT, di bronchiti croniche, tumori del fegato e malattie del sangue. “Le politiche ambientali – ha detto – riguardano la tutela della nostra salute, e sono una cosa troppo seria per affidarle ai superficiali della politica: conosco Mimmo da tanti anni, è un uomo testardo che fa quello che dice, e per lui la tutela dell’ambiente è un chiodo fisso, sul quale non è disposto a fare sconti”.
Di Lorenzo, dopo aver fatto una disamina della disastrosa situazione in cui versa il sistema dei rifiuti e delle discariche sul territorio della BAT, ha ricordato che, negli ultimi vent’anni, Pellegrino è sempre stato al suo fianco nelle battaglie in difesa dell’ambiente, anche quelle che riguardavano altri territori: la battaglia contro l’accordo di programma di Fitto; la marcia Gravina-Altamura per l’istituzione delle aree protette nazionali; le battaglie per la valorizzazione dei prodotti agricoli; le battaglie in giro per la Puglia contro gli inceneritori.
“Il rapporto ASL -BAT 2016 sui tumori dice chiaramente – ha aggiunto Pellegrino – ciò che io sostengo già da anni, e cioè che l’incidenza di alcuni tumori nel nostro territorio è del 10% in più rispetto al territorio nazionale. Già a gennaio scorso avevo presentato un’interrogazione al sindaco, dopo che l’ARPA Puglia aveva accertato che la falda di contrada Tufarelle è inquinata, e sappiamo che la falda inquinata ha conseguenze negative sulla nostra salute. C’è da dire che in quella circostanza maggioranza ed opposizione abbandonarono l’aula consiliare! Non voglio fare allarmismo, ma per tutelare i cittadini bisogna parlare chiaro. Sull’ambiente, nessuno degli altri candidati sindaci, interpellati dalla stampa, dice come vuole risolvere concretamente la questione delle discariche: addirittura, c’è chi, come il candidato pentastellato, sostiene che ‘devono capire se c’è correlazione tra l’eventuale inquinamento e l’aumento nella nostra città di neoplasie maligne’. Ma dove vive? La scienza ha accertato questa correlazione da anni! Cosa c’è ancora da capire? Io sono l’unico ad aver detto che la Bleu o paga tutto con gli interessi o chiude, e lo stesso discorso vale per la Sangalli che gestisce la raccolta rifiuti: o rispetta il contratto, o dal giorno dopo fa le valige, visto che paghiamo per servizi che non riceviamo, è una truffa”.
“Pare – ha osservato Pellegrino – che ci sia un’intesa tra i candidati di questa campagna elettorale nel non parlare degli avversari: ma se parlare degli avversari significa informare la cittadinanza su come stanno davvero le cose, allora noi ne parliamo eccome, perché la cittadinanza deve sapere, visto che sino a oggi è stata volutamente tenuta lontana dalla cosa pubblica! E questo perché una cittadinanza non informata è manipolabile in tempo di campagna elettorale! Badate bene, non vi è distinzione tra la vecchia amministrazione capeggiata dal leader, e quindi dall’attuale compagine di centrodestra, e La Salvia: entrambi hanno amministrato male la città e l’hanno relegata alla condizione attuale”.
“Ingranare – ha concluso il candidato sindaco – si può: con noi, che siamo davvero gente libera, onesta, volenterosa, noi che sceglieremo una squadra di gente competente e non raccomandata, perché non abbiamo partiti che ci impongono le poltrone come in tutti gli altri schieramenti. Abbiamo un programma semplice e concreto, con due parole chiave, otto obiettivi e sette programmi tematici: niente parole incomprensibili e nessun progetto irrealizzabile. Infine, lo ribadisco, rinuncerò mensilmente allo stipendio da sindaco e lo destinerò alla tutela dei bisognosi: e questa non è una promessa grillina, come qualcuno dice, ma un impegno concreto”.

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