È morto Gino De Palo, indimenticabile ultras del Canosa Calcio 1948

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Non è facile scrivere in momenti  così tristi, quando devi ricordare attraverso “parole”, un amico che non c’è più, un amico che quando incontravi ti dava una pacca sulle spalle ed ogni volta ti diceva “Griso’ metti la testa a posto” e poi ancora “però… mi piaci sempre quando parli del Canosa”. Un amicone che riempiva con la sua voce ed il suo infinito amore verso la nostra squadra del cuore, sopratutto i momenti difficili, quando c’era da dare il consiglio tecnico e qualche incoraggiamento a giocatori che ne avevano bisogno. Gino è una persona difficile da dimenticare come tutti quelli che hanno dato il loro contributo affinché il Grifone crescesse. Gino ci ha lasciato e da oggi farà compagnia all’altro Gino… Forte “il massaggiatore”, insieme continueranno a disquisire su articolate nozioni di calcio che poi in fondo in fondo avevano sempre qualche verità. Di ricordi ne ho a iosa, sono tantissimi ed ognuno molto particolare, come quando insieme abbiamo seguito il Canosa nello spareggio contro la Fermana. Fù instancabile il suo tifo fino all’ultimo secondo utile, fino all’ultimo rigore che purtroppo decretò la retrocessione, quando poi, subito dopo, il suo volto baciato da un bel baffo, fu percorso da lacrime cariche di delusione e sofferenza. Perché per Gino il Canosa rappresentava il volto bello della sua amata città che non doveva mai essere deturpata da chiunque. Sulla sua tomba il mio epitaffio immaginario è questo “Gino un uomo indelebile in ognuno di noi”. Riposa in pace amico mio.

Pino Grisorio

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